AGENDA DELLE DONNE PER UN PIANETA PACIFICO E SANO

AGENDA DELLE DONNE PER UN PIANETA PACIFICO E SANO


Sintesi che sar presentata al  Comitato Preparatorio al Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile IV, Bali, 27 Maggio – 7 Giugno 2002



 


Noi, donne di tutto il mondo, abbiamo una visione del futuro costruita sui principi della pace e della solidariet; dell’equit e della condivisione del potere; dell’integrit ambientale; della giustizia sociale, del rispetto dei diritti umani e della diversit culturale e biologica.


Al Summit Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che si terr a Johannesburg, in Sud Africa, a fine Agosto, diverse donne da tutte le regioni del mondo promuoveranno “L’Agenda delle Donne per un Pianeta Pacifico e Sano 2015” un piano che sintetizza sogni e obiettivi per uno sviluppo sostenibile, sensibile alle differenze di genere e centrato sulle persone e sui  popoli.  Seguono alcuni brani estratti  dalle parti essenziali del documento:



 A. Pace


La violenza incompatibile con lo sviluppo sostenibile: la militarizzazione sempre crescente e le commesse militari (pi di 800 bilioni di dollari Usa all’anno), accompagnate dal dilagare del commercio di armi hanno sviato dagli obiettivi dello sviluppo sostenibile, inquinando terra, acqua ed aria e spostando  risorse umane, naturali e finanziarie da pressanti bisogni sociali.


 In situazioni di guerra e conflitto sono soprattutto le donne a fare esperienza di deportazioni, vedovanze, perdita delle proprie case e  del sostegno delle proprie comunit. La sostenibilit presuppone la sicurezza umana, e perci la salvaguardia di tutti i diritti umani ma nello stesso tempo anche iniziative che affrontino le cause ecologiche, sociali ed economiche dei conflitti, della violenza, del terrore.


Raccomandazioni delle Donne


        Rafforzare il rispetto del diritto internazionale, in particolare le clausole approvate dei trattati sul controllo delle armi e le leggi umanitarie internazionali e sui diritti umani;


        Promuovere la ratifica universale e l’implementazione senza riserve della Corte sui Crimini Internazionali, enfatizzando la responsabilit di tutti gli stati nel porre fine all’impunit, e perseguire i responsabili di genocidio, crimini contro l’umanit e crimini di guerra, includendo quelli legati a violenze sessuali ed altri tipi di violenza contro le donne;


        Portare a compimento la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza nell’assicurare l’uguale partecipazione delle donne alla prevenzione, alla risoluzione dei conflitti, ed alle operazioni volte a costruire  e garantire la pace;


        Includere la pace come materia di studio in tutti i curricoli scolastici;


        Promuovere modalit non violente di risoluzione dei conflitti ed il contributo delle donne nel favorire una cultura di pace;


 


B. Globalizzazione per la Sostenibilit


Lasciare incontrollata la globalizzazione economica guidata da forze di mercato liberalizzate determina divari crescenti tra ricchi e poveri, provoca l’aumento della povert, della violenza e del crimine, del degrado ambientale.


Il sistema economico in cui viviamo perpetua una distribuzione ineguale della ricchezza e dei mezzi di produzione, causa lo sviluppo di relazioni di potere asimmetriche, la distruzione e l’uso irresponsabile delle risorse naturali comuni. La privatizzazione ha privato le donne di servizi essenziali in precedenza forniti dallo stato. Cos le donne portano oggi il peso dell’impatto di un maggiore lavoro anche domestico e di un minore reddito e accesso alla terra.


La diseguaglianza economica delle donne esacerbata ulteriormente dal fallimento delle istituzioni internazionali nel formulare e valutare le politiche commerciali da un punto di vista di genere, e dal fallimento dei governo nell’affrontare le condizioni di lavoro nel settore informale, nel combattere le diseguaglianze salariali in quello formale e nell’integrare il lavoro non pagato delle donne nei sistemi dei conti nazionali.


Raccomandazioni delle Donne


        Sostituire il paradigma neoliberista che governa l’economia globale con una struttura di sviluppo sostenibile, sensibile alle differenze di genere ed eco-compatibile, che venga incontro in egual misura ai bisogni della gente, del pianeta e alle esigenze dell’economia;


        I governi devono porsi l’obiettivo di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che nel mondo vivono con meno di un dollaro al giorno, la maggioranza delle quali sono donne e bambini, mantenendo fede agli impegni del “Millennium Goal”[1] fissati dalle Nazioni Unite.


        La Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, lavorando sotto gli auspici delle Nazioni Unite e sotto il monitoraggio di un gruppo esterno di controllo sull’uguaglianza di genere istituito dall’ONU attraverso il coinvolgimento della societ civile,  devono stabilire obiettivi e piani temporali al fine di raggiungere la quota del 30% di partecipazione di donne nelle posizioni di potere e di inserire prospettive di genere in tutti i programmi istituzionali e in tutte le politiche o operazioni varie:


        Garantire che i risultati delle Conferenze Onu non vengano compromessi dal processo di costruzione di ampi accordi con la finanza internazionale e le istituzioni del commercio;


        Assicurare la trasparenza del commercio interna e garantire che siano stabiliti meccanismi per la partecipazione dei rappresentanti di interesse pi deboli;


        Istituire una Convenzione Onu sulla Responsabilit delle Multinazionali, e re-istituire il Centro Onu sulle Imprese Multinazionali con un mandato pi ampio e garantendogli le risorse necessarie per controllare e prendere misure contro  i reati da  esse commessi;


        I governi  dovrebbero adottare budget di genere al livello nazionale;


 


C. Accesso e Controllo delle Risorse


La diversit biologica  della terra messa in pericolo dalla distruzione irreversibile degli habitat naturali e dal rischio che corrono specie animali e vegetali dovuto ai modelli di produzione e consumo guidati dalle forze del mercato. Il contributo delle donne alla biodiversit in termini di lavoro e competenze e le loro conoscenze su come usare e gestire le risorse naturali passano spesso inosservati e, quando riconosciuti,  vengono sottoposti a sfruttamento.


Una delle cause principali dell’impoverimento e dell’insicurezza sociale la mancanza di pari diritti di propriet ed eredit, specialmente sulla terra. I diritti di propriet intellettuale legati al commercio (i cosiddetti TRIPs: Trade Related Intellectual Property Rights) che non forniscono garanzie contro la bio-pirateria, minano ulteriormente l’autonomia delle donne e il loro accesso e controllo su risorse vitali.


 


Raccomandazioni delle Donne


        Rendere effettivi tutti gli strumenti per porre freno all’esaurimento delle risorse naturali, degli ecosistemi e della biodiversit e per proteggere queste risorse, inclusi i trattati che pongono restrizioni o aboliscono l’uso dei cosiddetti inquinanti organici persistenti, la Convenzione sulla Biodiversit  e il Protocollo di Kyoto sul surriscaldamento globale dell’atmosfera;


        Stabilire sistemi attraverso i quali rendere perseguibili i responsabili di inquinamento ambientale e di distruzione della biodiversit;


        Tutti i governi e le agenzie nazionali e internazionali devono promuovere l’integrazione di una prospettiva di genere e assicurare equilibrio tra i sessi nei processi decisionali, basandosi su dati che siano disaggregati secondo il genere, in ogni politica o programma legati all’ambiente o allo sviluppo sostenibile;


        L’Organizzazione Mondiale per il Commercio deve intraprendere una valutazione dell’impatto sulle donne e sulla societ da parte dei  regimi e degli strumenti per i  diritti di propriet intellettuale, esistenti sul piano internazionale, e di quelli recentemente introdotti, inclusi i cosiddetti  TRIPs;


        Applicare il principio precauzionale della bio-sicurezza e della giustizia sociale a tutte le modificazioni genetiche, e attivare misure per fermare i brevetti sulle risorse biologiche, sui relativi processi e  conoscenze, e condannare le cosiddette tecnologie di sterminio.


        Rendere effettive le misure CEDAW[2], includendo l’adozione di una legislazione per l’uguaglianza di genere che garantisca alle donne pari diritti di possedere, gestire, ereditare e controllare la terra e di  avere accesso al credito e a tecnologie appropriate.


        Interrompere gradualmente la produzione e l’utilizzo dell’energia nucleare e delle sostanze tossiche sviluppando ed espandendo l’uso di  fonti energetiche alternative rinnovabili  e pulite, in cooperazione con la comunit scientifica.


 


D. Sicurezza Ambientale e Salute


In tutto il mondo la sicurezza ambientale delle comunit urbane e rurali a rischio,  e le popolazioni, specialmente quelle che vivono in condizioni di povert, sono esposte  a sostanze tossiche e a radiazioni, soffrono della scarsit di acqua potabile e della mancanza di igiene, o vivono in zone esposte a calamit naturali.


I cambiamenti globali che investono il clima contribuiscono ad incrementare le situazioni di pericolo.


Uomini e donne (reagiscono differentemente)hanno suscettibilit diverse a vari rischi ambientali, ma le donne hanno spesso minori opportunit di proteggere e tutelare la propria salute. I diritti umani delle donne e la sicurezza economica delle stesse sono irraggiungibili senza servizi sanitari e riproduttivi di base che siano accessibili e convenienti.


Raccomandazioni delle Donne


        Includere, nella fase di monitoraggio dello stato di attuazione dell’Agenda 21, dati e ricerche disaggregate secondo il genere sui rischi per la salute delle donne legati all’ambiente;


        Potenziare entro il  2015 l’accesso alle cure per la salute sessuale e riproduttiva da parte di individui di ogni et attraverso i servizi sanitari di base;


        Attuare gli obiettivi del “Millennium Goal” per ridurre la mortalit materna e infantile entro il 2015;


        I governi dovrebbero mirare a dimezzare, entro il 2015, la proporzione di persone che non hanno accesso ad acqua potabile come raccomandato dagli accordi del Millennium Goal delle Nazioni Unite;


        Mettere a disposizione dei giovani le informazioni sui metodi di prevenzione dall’HIV e, contemporaneamente, farmaci a costi  accessibili (portare l’accesso dei giovani a tali servizi al 90% entro il 2005 e al 95% entro il 2010);


 


 E. Pratiche di governo[3] per lo sviluppo sostenibile


Il governo per lo sviluppo sostenibile include, ma non limitato, a piena e proporzionale partecipazione di tutti i portatori di interesse e cittadini ad ogni livello decisionale, responsabilit[4] dei governi nei confronti dei cittadini, trasparenza, inclusione, uguaglianza e legalit; l’atto di governare non neutro.


La partecipazione delle donne alle strutture di governo a livello nazionale e internazionale rimane tristemente bassa. L’ascesa senza precedenti delle compagnie multinazionali ha avuto l’effetto di concentrare il potere globale nelle mani di pochi uomini per lo pi dei paesi industrializzati, escludendo larghi segmenti delle societ globale e soprattutto le donne dal potere decisionale economico e politico.


Raccomandazioni delle Donne


        I governi e le istituzioni internazionali devono impegnarsi per l’attuazione di obiettivi misurabili e piani d’azione per raggiungere la cosiddetta ‘massa critica’ del 30% di donne presenti al potere entro il 2003 e finalmente bilanciare la presenza di uomini e donne (50%) entro il 2005;


        Le Nazioni Unite dovrebbero istituire entro il 2004 un meccanismo di rendicontazione, in aggiunta al processo  CEDAW  che consenta di seguire nel tempo il ruolo delle donne nei processi decisionali in tutti i paesi del mondo;


         I processi di Agenda 21 Locale devono essere promossi come parte delle strutture di governo locale e realizzati tenendo conto delle differenze di genere;


        Rafforzare i legami tra i processi di Agenda 21 Locale e l’attuazione dell’Agenda Habitat[5].


 


F. Formazione delle Competenze


L’accesso all’istruzione essenziale per lo sviluppo sostenibile ma molti programmi educativi sono carenti nel considerare la sostenibilit dello sviluppo come elemento critico per il futuro di tutte le  generazioni.


L’istruzione delle donne la chiave per combattere alla radice la povert e per promuovere lo sviluppo sostenibile ma le donne e le ragazze costituiscono la maggior parte (65%) della popolazione analfabeta nel mondo.


Raccomandazioni delle Donne


        Attuare programmi per raggiungere la piena alfabetizzazione, assicurando che le popolazioni rurali e urbane, specialmente quelle povere, beneficino di un’istruzione che risulti rilevante rispetto ai loro bisogni;


        Promuovere un’istruzione che sia sensibile alle identit di genere e assicurare che lo sviluppo sostenibile sia integrato in tutti i curricula;


        Integrare e proteggere le conoscenze tradizionali delle donne e delle popolazioni indigene nell’istruzione e nei processi politici e decisionali;


        Utilizzare e promuovere strumenti dati e indicatori distinti per genere, quali analisi di impatto di genere, budget di genere etc;


        I governi devono cercare di restringere entro il 2005 il divario di genere nella frequenza alle scuole primarie e secondarie e assicurare, entro il 2015, ogni  bambino possa completare il primo ciclo dell’istruzione, come raccomandato dal Millennium Goal delle  Nazioni Unite;



G. Accordi e collaborazioni per lo Sviluppo Sostenibile


Le partnership tra governi, istituzioni e societ civile dovrebbero essere costruite su principi di rispetto dei diritti umani, trasparenza e responsabilit, inclusione, uguale partecipazione, uguaglianza di genere e dovrebbero prevedere consultazioni e processi di dialogo tanto quanto politiche ed azioni di sostegno alle comunit locali e per il miglioramento degli ecosistemi.


Esistono gi molte collaborazioni tra organizzazioni di donne da tutto il mondo incluse le reti sulla pace, le pratiche di governo, la sicurezza ambientale e la giustizia economica.


 Raccomandazioni delle Donne


        Sviluppare un Codice di Condotta  per le Partnership  chiaro e ben definito che includa commissioni di inchiesta sul genere che abbia un sistema interno di monitoraggio e valutazione dei risultati, dei costi dei benefici e  degli impatti;

Fornire risorse finanziarie e altre risorse per la formazione di competenze che rendano possibile una reale partecipazione  e dare vita a partnership che si realizzino all’insegna dell’uguaglianza.




[1] Si tratta della  “Millennium Declaration”, Dichiarazione Onu per il Millennio, convenzione firmata nel settembre 2000 dai rappresentanti di 189 paesi che si impegnano a raggiungere  8 obiettivi per lo sviluppo sostenibile entro il 2015 (al primo posto lo sradicamento della povert estrema, al terzo l’uguaglianza di genere e l’acquisizione di potere da parte delle donne).


[2] Commission for the Elimination of Discrimination Against Women (Commissione per l’Eliminazione della Discriminazione contro le Donne): istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1979 che ha nello stesso anno approvato una convenzione omonima  legalmente vincolante per gli stati aderenti.

[3] La parola inglese usata (e sempre pi diffusa nei dibattiti sulle politiche internazionali)  governance che indica la pratica, l’atto, le modalit di governo, non il gruppo o le istituzioni che governano (ndt).

[4] Responsabilit traduce qui accountability che esprime l’atto concreto di giustificarsi e rispondere del proprio operato (ndt).

[5] Accordo stipulato nel corso della Conferenza Onu sugli Insediamenti Umani (Istanbul, 1996).

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