Stipendi più leggeri nel 2025: perché il netto in busta paga è diminuito

Le novità fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 stanno penalizzando il personale scolastico
 
Dal febbraio 2025 molti lavoratori, in particolare i dipendenti pubblici e il personale scolastico, hanno riscontrato una riduzione del netto in busta paga. La causa principale è l’applicazione della Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), che ha introdotto nuove misure fiscali e contributive pensate per ridurre il cuneo fiscale e sostenere i redditi medio-bassi. Tuttavia i risultati attesi sono stati di segno opposto per una vasta platea di docenti.
 
Le novità introdotte
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto due nuovi strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti che in sintesi prevedono un aumento in busta paga basato su 3 fasce di reddito:
 
1.   Somma Integrativa
 
Reddito Annuo
Percentuale di incremento Somma Integrativa
Fino a 8.500 €
+7,1%
8.500-15.000 €
+5,3%
15.000-20.000 €
+4,8%
Oltre 20.000 €
Nessun beneficio
          
Oltre i 20.000 € annui la somma integrativa non viene riconosciuta. Questo limite ha di fatto escluso la maggioranza dei docenti con orario cattedra.
 
2.   Ulteriore Detrazione Fiscale
L’altra forma di sostegno al reddito è una detrazione fiscale, riservata ai redditi compresi tra 20.000 € e 40.000 € annui lordi e consiste in:
  • 1.000 € di detrazione fiscale piena per redditi tra 20.000 € e 32.000 €.
  • Una detrazione decrescente fino ad azzerarsi per redditi compresi tra 32.000 € e 40.000 €.
 
Perché gli stipendi sono scesi?
La diminuzione degli stipendi è legata a due fattori tecnici principali:
  1. Applicazione prudenziale: NoiPA calcola gli acconti mensili su un reddito presunto, trattenendo somme maggiori per evitare conguagli negativi a fine anno.
  2. Fine dell’esonero contributivo 2023: non prorogato nel 2025, ha comportato un aumento dei contributi INPS a carico dei lavoratori.
 
Quanto si è perso?
Secondo NoiPA, la perdita media per i dipendenti pubblici è stata di circa 333 € da inizio anno (circa 88 € al mese), con punte fino a 150 € netti mensili per chi si trova a fine carriera.
 
Prospettive per i prossimi mesi
Il MEF sta aggiornando i sistemi NoiPA, ma i tempi restano incerti. Intanto, è previsto un aumento dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC):
  • +0,6% da aprile a giugno 2025
  • +1% da luglio 2025
 
Quali opzioni per i lavoratori?
I lavoratori privati possono:
  • Richiedere l’applicazione dei benefici fiscali solo a saldo finale.
  • Comunicare un reddito annuo presunto più preciso.
  • Rinunciare ai benefici per evitare conguagli negativi.
Per i dipendenti pubblici (comparto scuola) queste opzioni non sono ancora disponibili su NoiPA.
 
La Legge di Bilancio 2025, pur con intenti positivi, ha penalizzato molti lavoratori pubblici, che dovranno attendere l’adeguamento dei sistemi gestionali e i conguagli fiscali per recuperare quanto perso. Snadir ha fatto sentire la sua voce nelle sedi competenti ed è in attesa di ricevere riscontro quanto prima per poter continuare a sostenere con i fatti il lavoro degli insegnanti di religione.
 
 
 
 
Snadir – Professione i.r. –  11 aprile 2025 – h.17,30

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