Sindacati compatti: chi insegna religione ha uguali diritti degli altri docenti
Azione unitaria dei sindacati rappresentativi della scuola perché siano riconosciuti agli insegnanti della Religione cattolica, gli stessi diritti dei docenti delle altre materie, circa l’attribuzione della titolarità su sede scolastica.
Compulsati da Snadir, durante gli ultimi incontri, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS-Confsal, la Federazione GILDA-UNAMS/SNADIR e Anief, hanno concordato di inserire nel verbale sul mancato accordo per la Mobilità territoriale, una nota che esplicita come il vigente quadro normativo e contrattuale – oltre alle sentenze della CGUE e di Cassazione – sia propedeutico all’attribuzione della titolarità su sede scolastica per i docenti di Religione cattolica.
Fgu/Snadir ha richiamato il dispositivo della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 13 gennaio 2022 – riaffermato più volte da sentenze della Corte di Cassazione sia nel 2022 che in questo 2023, con ricaduta sul CCNL e sui CCNI: nel contratto di lavoro e anche per la mobilità, gli insegnanti di ruolo di Religione cattolica hanno gli stessi diritti riconosciuti ai docenti delle altre materie.
"Da anni combattiamo le discrepanze di trattamento dei docenti di religione, ci impegneremo perché anche questa ulteriore battaglia venga vinta" ha dichiarato Orazio Ruscica.
In modo unanime e univoco, le forze sindacali che rappresentano il mondo della scuola, chiedono dunque che, nel prossimo CCNI sulla mobilità, l’articolo 27 sia riformulato, equiparando il docente di Religione con ogni altro docente a tempo indeterminato, consentendo così loro, l’attribuzione della titolarità sulla sede scolastica.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 16 marzo 2023 – h.10,00
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