Questo pomeriggio presso la Sala Zuccari-Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica, si è tenuto l’incontro-dibattito organizzato da Fratelli d’Italia dal titolo “Meritarsi il futuro: la scuola delle conoscenze e la sfida del domani”.
A introdurre il dibattito, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che ha parlato dell’importanza di ripartire dalle scuole per ricomporre uno scenario sostanzialmente frammentato sul piano della coesione sociale, facendo perno su due punti fondamentali: l’autonomia scolastica e la formazione degli insegnanti.
A seguire, gli interventi del sen. Riccardo Nencini, l’on. Paola Frassinetti, il sen. Antonio Iannone, l’on. Federico Mollicone, l’on. Maria Teresa Bellucci, l’on. Valentina Aprea, il prof. Antonio Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale Presidi, hanno costruito l’idea di una scuola diversa, nuova nella struttura organizzativa, desiderosa di alzare la soglia della qualita` per misurarsi con la realtà di oggi e con le sfide dei suoi continui mutamenti, e in grado di riappropriarsi di quel “ruolo forte” di centralità nell’educazione e nella formazione, che gli appartiene.
Infine, il dibattito con le sigle sindacali Gilda-Unams, Cisl, Snals, Ugl Scuola, Anief, FederAta e First Federazione ha fatto emergere i punti ancora deboli dell’intero sistema, come i problemi legati al rinnovo contrattuale, agli stipendi esigui degli insegnanti e al precariato, gli stessi problemi che porteranno il 30 maggio a scioperare massivamente contro il Decreto Legge 36/2022 che interviene in maniera pesante e scorretta in materie come il reclutamento, la formazione e il salario che sono, per ordinamento (D.L.vo 165/2001) materie di contrattazione.
In particolare, Orazio Ruscica, Segretario nazionale dello Snadir, ha portato all’attenzione dei presenti la questione degli insegnanti di religione richiamando il contenuto della recente sentenza della CGUE del 13 gennaio scorso che ha condannato l’abuso della reiterazione dei contratti di lavoro a tempo determinato degli insegnanti di religione oltre i 36 mesi di servizio, sottolineando che la predetta sentenza della CGUE indirizzerebbe il Governo e il Ministero dell’istruzione verso la riscrittura dell’art.1bis della legge 159/2019 e quindi verso una procedura straordinaria per i docenti di religione precari con oltre 36 mesi di servizio.
Fgu/Snadir – Professione i.r. – 26 maggio 2022 – h.19,20
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