Il Governo dei “migliori” ha respinto gli emendamenti (5.021 e 5.022 ) e un OdG ( 9/3431-AR/8 ) (1) riguardanti una procedura straordinaria per le assunzioni dei docenti di religione cattolica con 36 mesi di servizio.
Nonostante il duro pronunciamento della Corte di Giustizia Europea del 13 gennaio scorso, sul principio di prevenzione degli abusi in merito alla ingiustificata reiterazione dei contratti a termine, si è preferito, ancora una volta lasciare il problema insoluto.
Il Governo persevera nel negare una procedura capace di garantire un giusto riconoscimento ai docenti di religione precari, che da decenni sono impegnati nella scuola con professionalità e dedizione.
I precari che insegnano religione subiscono ancora una ingiusta discriminazione.
Anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha ribadito la necessità di una soluzione, considerato che le norme che in questi ultimi anni hanno consentito l’immissione in ruolo di migliaia di precari, hanno tuttavia lasciato fuori i precari di religione.
Lo Snadir continuerà a lottare affinché vengano riconosciute le legittime aspettative degli insegnanti di religione e proseguirà il suo impegno presso la Magistratura competente attraverso la presentazione di ricorsi ai quali potranno gratuitamente aderire i docenti di religione che vorranno. Se non sarà la politica, sarà la magistratura a darci giustizia.
Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir
- Sentenza CGUE del 13 gennaio 2022 a favore degli IdR
- Secondo FORM – Manifestazione di interesse per presentare ricorso per la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato
(1 ) Il voto dei Parlamentari sull’OdG 9/3431-AR-8: contrari xxx (Lega, Forza Italia, PD, M5S, …) ; favorevoli xxx (FdI)
Snadir – Professione i.r. – 22 febbraio 2022 – h.20,00
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