È stata consegnata questa mattina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Istruzione la raccolta firme promossa dallo Snadir al fine di richiamare ulteriormente l’attenzione e la responsabilità della politica sul tema del precariato degli insegnanti di religione.
Oltre 15.000 firme hanno attestato l’urgenza di riconoscere ai docenti precari di religione le stesse opportunità dei precari che insegnano altre discipline, senza discriminazioni tra i lavoratori della scuola.
È un cambio di passo quello richiesto dallo Snadir. L’ingiusta esclusione di tali docenti da ogni procedura di stabilizzazione, non può condannare un’intera categoria di insegnanti alla precarietà.
Occorre, da parte della politica, una risposta concreta che passi per la promozione dei seguenti diritti:
- una procedura straordinaria non selettiva per i docenti di religione con almeno 36 mesi di servizio;
- lo scorrimento annuale delle graduatorie della procedura straordinaria sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria;
- lo scorrimento della Graduatoria di Merito del 2004 in modo da raggiungere il suo completo esaurimento;
- l’aumento delle dotazioni organiche dal 70% al 90% in un triennio.
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