La politica degli organici è un fallimento: occorrono trasparenza e responsabilità. Il Ministero dimentica la Toscana, lo Snadir risponde: ci vogliono altri 26 posti

Si cercano le risorse per nuovi docenti della scuola post-Covid19 necessari per far fronte allo spacchettamento orario e fisico delle classi, ma ci si dimentica di coprire gli organici liberi e dichiaratamente insufficienti. È questo ciò che accade nelle scuole: si pensa con maggiore intensità all’emergenza sanitaria – misura certamente imperativa – e si finisce con il trascurare la condizione di precarietà in cui rimangono migliaia di docenti che insegnano da oltre vent’anni.
 
Quanto accaduto in Toscana è lo specchio dell’inerzia del nostro sistema scolastico: la tabella di ripartizione dei posti per le assunzioni in ruolo di cui al Decreto ministeriale n.93 dell’8 agosto 2020 riportava per la regione zero posti riservati agli aventi diritto allo scorrimento delle graduatorie del concorso bandito il 2 febbraio 2004. Da un nostro riscontro i docenti in attesa di immissione in ruolo nella graduatoria di merito del 2004 risultavano essere invece 33 per la scuola secondaria di I e II grado, e zero per la scuola dell’infanzia/primaria. Tali disponibilità erano state però omesse.
 
A seguito di tale episodio, lo Snadir ha inviato stamattina una lettera al Ministero dell’istruzione  ricordando che la Cassazione (sentenza n.343 del 2018) è stata chiara riguardo all’attribuzione dei posti in occasione del concorso 2004: la dotazione organica per l’insegnamento della religione non è oggetto di “intesa”. Inoltre, dalla Tabella inoltrata alle OO.SS. nel mese di febbraio 2020 relativa al “conteggio domande Polis Pensionamenti” risultano per la Toscana 26 pensionamenti in entrambi i settori scolastici. Pertanto dovranno essere autorizzate almeno 26  assunzioni a tempo indeterminato.
 
La lettera si chiudeva con la richiesta di provvedere immediatamente all’attribuzione per la Regione Toscana di n. 26 posti per l’immissione in ruolo dei docenti di religione nella scuola secondaria di I e II grado, spettante a seguito dei pensionamenti al 1° settembre 2020.
 
Riteniamo che la politica degli organici vada affrontata in maniera più responsabile e consapevole, garantendo la necessaria trasparenza soprattutto nella gestione delle informazioni previste dal CCNL. È inammissibile che si ripeta quanto accaduto in Toscana, o ancora, in regioni come il Friuli Venezia Giulia e il Veneto in cui i posti assegnati non avranno seguito con l’immissione in ruolo per esaurimento delle GM 2004.
 
Il Governo non dimentichi che le graduatorie sovraffollate del 2004 sono l’effetto infimo dei tredici anni di inattività da parte del Ministero dell’istruzione che ha imposto il lavoro precario ai nostri docenti, senza mai ricorrere a soluzioni adeguate, anzi osteggiando proposte efficaci e definitive.
Non possiamo continuare a erigere il sistema scolastico italiano su misure di contenimento e su emergenze da risolvere, soprattutto per quanto concerne la copertura degli organici.  Bisogna agire con criteri precisi dettati dalla volontà di sanare un sistema malfunzionante e porre le basi per una significativa stabilizzazione di tutti i rapporti di lavoro a termine, a partire da tutti coloro che si trovano nelle GM 2004, restituendo dignità e centralità ai docenti delle nostre scuole.


Orazio Ruscica
Segretario nazionale Snadir


 

Snadir – Professione i.r. – 12 agosto 2020 – h.17,30

 

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