Bussetti attacca i docenti del Sud. Lo Snadir: parole vuote e inaccettabili

Il ministro leghista Marco Bussetti  durante la sua visita ad Afragola, in provincia di Napoli, alla domanda di un cronista di Nano.tv, se servissero più fondi al Sud per recuperare il gap con le scuole del Nord, ha risposto: “No, ci vuole l’impegno del Sud, vi dovete impegnare forte, questo ci vuole”.

 

Al sud non servono più fondi, quindi ma solo “impegno, lavoro e sacrificio”: queste le parole dell’attuale ministro dell’istruzione. Dichiarazioni non solo inaccettabili e irricevibili, ma soprattutto denigratorie di una condizione già incresciosa che forse il caro ministro ignora.

 

Affermazioni gravissime, che offendono prima di tutto la dignità di un’intera categoria, quella dei docenti del meridione, professionisti onesti che da decenni si impegnano con sacrificio e senso del dovere nelle nostre scuole; nonostante il divario socioeconomico che intercorre ancora tra nord e sud, frutto non dell’impegno insufficiente dei meridionali, ma del lavoro di una classe dirigente inadeguata e poco attenta agli interessi dei cittadini.

 

Doverose sarebbero delle scuse, perché è inammissibile che un ministro dell’istruzione, davanti a evidenti carenze di sistema e all’urgenza dello stanziamento di risorse atte a sopperire tali mancanze, risponda con parole non solo vuote, ma umanamente inaccettabili.

 

Professione i.r. – 9 febbraio 2019, h. 16.

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