Quindici anni fa, lo Snadir ha cambiato la nostra storia

Quindici anni fa, oggi, alle 14 circa, veniva approvato dal Parlamento il ddl sullo stato giuridico degli insegnanti di religione.  L’ultima tappa di un tragitto tutt’altro che lineare che lo Snadir ha percorso per intero e dall’inizio con un lavoro costante, tenace e instancabile indirizzato al riconoscimento oggettivo della disciplina e della categoria professionale da parte dello Stato e della comunità scolastica.
 
Allo Snadir va di certo riconosciuto il merito di aver posto per primo all’attenzione del Governo, dei Parlamentari e delle organizzazioni sindacali la questione dello stato giuridico dei docenti di religione e di aver condotto la lotta per il raggiungimento di questo obiettivo fino alla sua approvazione.
 
Gli insegnanti di religione hanno avuto dalla loro parte un sindacato che è sempre stato in prima linea nel prodigarsi perché il risultato definitivo risultasse quanto più favorevole possibile alla categoria, così come è successo nel luglio del 2003, quando il Parlamento ha approvato la legge 186/2003 che stabiliva il ruolo per gli insegnanti di religione.
 
Ci siamo sempre mossi con la prospettiva di riscattare gli Idr da una condizione di indigeribile precarietà, assicurando il nostro impegno per tutta la categoria professionale e per tutti i docenti impegnati per una scuola che garantisse un progetto educativo illuminato e fondato su valori interculturali, interreligiosi ed ecumenici europei e mondiali.
 
Ed è questo che vogliamo continuare a fare oggi: assicurare il nostro impegno e la nostra dedizione a favore di tutti i docenti di religione, offrendo suggerimenti per un bando di concorso che riconosca la grande forza educativa dell’Irc e accolga le legittime richieste dei docenti precari, garantendo loro una nuova prospettiva di stabilizzazione.
 
 

Professione i.r. 4/2003 – E’ legge dello Stato: idr in ruolo



Snadir – Professione i.r. – 15 luglio 2018, h. 0,01

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