L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE E LE PROBLEMATICHE DELLA POVERTA’ NEL NOSTRO TEMPO: SE NE E’ PARLATO IN BELGIO ALLA CONFERENZA DELL’EFTRE. PRESENTI L’ADR E LO SNADIR
Ritengo questo incontro- ha affermato il prof. Ruscica – un momento di confronto importante nella linea del rafforzamento delle indicazioni del Toledo Guiding Principles on Teaching about religions and beliefs in public scohools , che mirano a promuovere la comprensionee l’inclusione della diversità culturale e a migliorare la coesione sociale. Credo infatti che , come ribadisce il Toledo Guiding, la conoscenza della religione costituisca una parte essenziale di una istruzione di qualità. I giovani della nostra Europa devono trovare nell’insegnamento della religione la possibilità di una riflessione culturale su temi sociali quali la fame e la povertà, accompagnata dalla possibilità anche di fare "esperienza del sapere" mediante gesti aperti alla solidarietà umana".
Lo SNADIR e l’ADR continuano a mantenere i loro rapporti con l’Europa nel quadro di una analisi e di uno studio attenenti alle problematiche dell’insegnamento della religione. Alla fine di Agosto, infatti, si è tenuta la conferenza organizzata da EFTRE (The European Forum fot Teachers of Religious Education), svoltasi a Bruges, Belgio, dal 25 al 28 Agosto. L’EFTRE, che organizza una conferenza ogni tre anni per affrontare diversi temi legati all’insegnamento della religione in Europa, nel 2010, anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, ha scelto di legarsi a questa tematica, cercando di trovare risposte a questa pressante problematica proprio tramite l’insegnamento della religione, importantissima interfaccia fra gli studenti e i problemi sociali presenti nel nostro tempo .
Lo SNADIR ha presenziato all’incontro con il prof. Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e vice coordinatore nazionale della Federazione Gilda- Unams. Nel corso dell’assemblea generale, fra l’altro, Ruscica è stato riconfermato nel Board dell’associazione, carica che aveva già ricoperto negli anni precedenti e che si occupa di aspetti legati all’ importante ruolo logistico dell’Eftre. Il Board infatti si incontrerà nel Marzo prossimo a Siviglia per definire le tematiche della prossima conferenza, che si terrà in Svezia nel 2013.
"Ritengo questo incontro" – ha affermato il prof. Ruscica – "un momento di confronto importante nella linea del rafforzamento delle indicazioni del Toledo Guiding Principles on Teaching about religions and beliefs in public scohools , che mirano a promuovere la comprensionee l’inclusione della diversità culturale e a migliorare la coesione sociale. Credo infatti che , come ribadisce il Toledo Guiding, la conoscenza della religione costituisca una parte essenziale di una istruzione di qualità. I giovani della nostra Europa devono trovare nell’insegnamento della religione la possibilità di una riflessione culturale su temi sociali quali la fame e la povertà, accompagnata dalla possibilità anche di fare "esperienza del sapere" mediante gesti aperti alla solidarietà umana".
Nei quattro intensi giorni di lavoro moltI sono stati gli argomenti trattati. Fra gli interventi di maggior rilievo bisogna segnalare la relazione del Professor Bob Jackson (UK), che ha trattato il problema, più volte puntualizzato in Italia come nel resto d’Europa, dell’insegnamento della religione inserito nel contesto pubblico, sottolineando come, in un continente ormai del tutto multietnico non sia affatto facile affrontare l’insegnamento della religione senza toccare argomenti delicati, fra i quali appunto l’inclusione delle minoranze.
Il professor Jackson ha inoltre delineato come l’insegnamento della religione si struttura a livello europeo, seguendo i principi guida di Toledo, portando all’attenzione della platea alcune interessanti questioni e alcune possibili risposte, come ad esempio un maggior dialogo con gli stakeholders, un potenziamento della formazione degli insegnanti anche attraverso una qualifica europea, e maggior collaborazione fra Stati nonché interazione fra il livello accademico e gli insegnanti che attivamente operano nelle aule.
Un altro importante intervento è stato quello della finlandese Paulina Parhiala della Finn Church Aid, associazione non governativa che si occupa di aiutare le comunità povere di tutto il mondo a sviluppare le proprie risorse per far si che pian piano si possano sganciare dagli aiuti umanitari e vivere delle proprie capacità. Le statistiche presentate in questa relazione sono state sconcertanti, hanno mostrato come la povertà stia aumentando anche nei paesi definiti ricchi, nonché lo stretto rapporto che essa ha con le guerre e con le instabilità degli stati. Puntando sul concetto di interdipendenza fra tutti i cittadini del mondo, Paulina Parhiala ha dimostrato come l’eccessiva ricchezza di certe zone costituisca una delle principali cause di privazioni e povertà per altre popolazioni, e come questo meccanismo si stia estendendo a macchia d’olio, tanto da giungere alla conclusione che nel 2015 si arriverà ad una tragica situazione in cui 1.2 milioni di giovani saranno alla ricerca di un lavoro che solo in 300 mila riusciranno a trovare. Intanto nel mondo 17 mila bambini al giorno muoiono per la fame, cifra destinata ad aumentare pericolosamente, e nonostante ciò i soldi soltanto non sono la risposta al problema della povertà, ma bensì servono diritti e presa di controllo sulle proprie vite da parte di queste popolazioni deprivate ed escluse.
Numerosi anche i workshop tenutisi, con contributi importanti da tutto il mondo.
Questo incontro si è rivelata sicuramente una tappa importante ai fini della focalizzazione del ruolo dell’insegnamento della religione nella formazione del giovani del mondo europeo
Serena Cannizzaro
Snadir – Professione i.r. – 1 settembre 2010
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