Il Concordato: un’occasione per rilanciare il dialogo
La ricorrenza dei Patti Lateranensi ha rappresentato quest’anno anche un’importante occasione per riannodare i fili di un dialogo diventato purtroppo, a volte, difficile, ma pur sempre indispensabile.
I Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929 e la revisione del Concordato del 18 febbraio 1984 sono due tappe fondamentali nella storia dei rapporti tra Repubblica Italiana e Santa Sede ed evidenziano l’attuarsi dell’art. 7 della Costituzione, secondo il quale "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani".
Indipendenza e sovranità non equivalgono a separazione dei due Enti, al contrario essi sono comunemente impegnati per il bene comune e quindi sollecitati ad intervenire nella concretezza delle realtà sociali per realizzarlo. E’ plausibile, quindi, che nel corso dell’incontro tra il Presidente del Consiglio Prodi ed il Segretario di Stato vaticano Bertone uno spazio importante sia stato dato ai temi della famiglia e a quanto il dibattito politico ha prodotto su questo argomento nelle ultime settimane, ma la stampa ci informa che anche il tema dei rapporti con i Paesi esteri ha interessato il colloquio, con una particolare reciproca attenzione alla Cina.
Insomma sembra che, per nello stretto rigore del protocollo, l’incontro abbia sostanzialmente soddisfatto tutti, anche perché l’obiettivo non è stato, né poteva essere, quello di individuare soluzioni alle varie questioni sul tappeto, quanto quello di rinsaldare i legami di reciprocità.
Non è mancata la nota stonata di Sdi e radicali che, in un momento di rinnovo del dialogo, hanno organizzato un presidio per chiedere l’abolizione del Concordato.
Ernesto Soccavo
Snadir – martedì 20 febbraio 2007
Lascia un commento