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STATO
GIURIDICO


“PROGNOSI
RISERVATA”


I
DIESSE NON VOGLIONO LA LEGGE


Nell’ultimo
periodo la vicenda relativa allo stato giuridico degli insegnanti
di religione ha avuto seguiti, a mio avviso, ambigui. Lo
Snadir ha presentato una petizione con ben centomila firme,
che non sono bruscolini, con la richiesta di inserire alcuni
emendamenti al decreto legge che interessano la categoria
e che XI^ Commissione parlamentare starebbe trattando. Il
condizionale, permettetemelo dal momento che l’organismo,
pur riunendosi con una certa costanza, non ha dato segnali. 

Anzi l’unico sussulto arrivato dall’onorevole
Lapo Pistelli del Partito Popolare che ha sostenuto, incautamente,
ritengo, l’esistenza di una lobby
tra la categoria
interessata alla legge. “Gli insegnanti di religione – ha
detto – non sono una lobby capace di influenzare l’attivit
parlamentare". 

Dall’altro canto lo Snadir ha avuto un incontro con l’onorevole
Stelluti, relatore del decreto legge che, a questo punto,
permettete, mi fa entrare nello sconforto. La riunione che
doveva essere quasi determinante, infatti, stata interlocutoria,
per non dire inutile, visto che lo stesso non ha presentato
un briciolo di idea di emendamento. 

Eppure tutti i componenti della XI^ Commissione (centrodestra
e centrosinistra, quest’ultimo in parte)
avevano pienamente condiviso le richieste dello Snadir

e gli emendamenti dallo stesso presentati. Allora mi sembra
d’obbligo chiedersi: com’ possibile che la vicenda sia
ancora in uno stato di enpasse. “A nostro avviso – sostiene
il segretario nazionale dello Snadir, Orazio Ruscica – i
problemi fondamentali sono quelli di eliminare l’illegittima
richiesta della doppia laurea e di sostituire il primo Concorso
con un Corso abilitante riservato”.

In questa annosa vicenda stato anche costituito un Comitato
Ristretto del quale non si hanno tracce ufficiali visto
che l’organismo non verbalizza quanto si discute in sede
di riunione (risulta, comunque, che non si riusciti a
definire un testo o emendamenti comuni su cui dibattere). 

Gli incontri, pare, siano stati diversi ma alla fine si
ottenuto il classico “buco nell’acqua”, insomma. “I Democratici
di Sinistra – rileva Ruscica – frenano gli adempimenti perch
non vogliono approvare in nessun modo il decreto legge”.
Hanno tanto timore della categoria? Non si capisce perch
non vogliono provvedere all’approvazione dello strumento
che ci riguarda in nessun modo”. I Diesse non vogliono,
insomma, fare passare la legge n cos come uscita dal
Senato, n, tantomeno, con gli eventuali emendamenti, non
tenendo conto delle centomila firme raccolte che racchiudono
le richieste di ventiquattromila insegnanti di religione.
I quercini, dunque, condizionano la maggioranza pur se il
cosiddetto “centro” del centrosinistra (Popolari, I Democratici,
Rinnovamento Italiano) ha
presentato gli stessi emendamenti sollecitati dal sindacato
di categoria
(ai tre movimenti si aggiunge il sostegno
del centrodestra, ndr). ” Noi auspichiamo, in ogni caso,
che il testo di legge sullo stato giuridico – asserisce
Ruscica – si sblocchi positivamente”. Anche perch l’organizzazione
sindacale pur di addivenire ad una intesa definitiva ha
lasciato aperti degli spiragli che possono diventare motivo
“d’incontro” tra le parte interessate.


Saro
Cannizzaro

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