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CAMERA DEI DEPUTATI – XIV LEGISLATURA

Resoconto della XI Commissione permanente

(Lavoro pubblico e privato)


XI
Commissione – Resoconto di mercoled 24 luglio 2002


 


SEDE REFERENTE


Mercoled 24 luglio 2002. – Presidenza del presidente
Domenico BENEDETTI VALENTINI. – Interviene il Sottosegretario
di Stato per l’istruzione, l’universit e la ricerca Valentina
Aprea.


La seduta comincia alle 14.30.


Insegnanti di religione cattolica.

C. 561 Molinari, C. 580 Loddo, C. 737 Angela Napoli, C.
909 Lumia, C. 1433 Landolfi, C. 1487 Coronella, C. 1493
Di Teodoro, C. 1908 Luigi Pepe, C. 1972 Antonio Barbieri,
C. 2480 Governo.

(Seguito dell’esame e rinvio).


La Commissione prosegue l’esame, rinviato, da ultimo, nella
seduta di ieri.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, ricorda
che nella seduta di ieri il relatore e il rappresentante
del Governo hanno espresso il parere sugli emendamenti presentati.


Alba SASSO (DS-U) illustra le finalit dell’emendamento
Martella 1.5, volto a sostituire il comma 1 dell’articolo
1, posto che l’obiettivo della legge quello di dare una
sistemazione definitiva agli insegnanti di religione cattolica,
superando la loro condizione di precari. In proposito, prospetta
una soluzione diversa da quella indicata dal comma in questione,
non individuando un ruolo, bens prevedendo l’applicazione
anche agli insegnanti di religione cattolica del trattamento
economico e di carriera previsto nel contratto nazionale
per gli insegnanti a tempo indeterminato in servizio nel
corrispondente ordine scolastico.

Ricorda che in sede di contrattazione collettiva sono stati
apportati notevoli miglioramenti alla condizione di questi
insegnanti dal punto di vista giuridico e di carriera anche
se non stato possibile risolvere problemi come quello
del ruolo, posto che una scelta di carattere legislativo
ha stabilito la facoltativit dell’insegnamento della religione
cattolica; facoltativit peraltro ribadita dalla Corte costituzionale
nel momento in cui non ha riconosciuto obbligatorie le materie
alternative.

Ritiene che se la costituzione di un organico degli insegnanti
di religione cattolica preesistente alla scelta annuale
degli studenti, la natura della soluzione che il concordato
ha voluto dare ad un insegnamento confessionale e facoltativo
nella scuola pubblica cambia radicalmente e profondamente.
L’insegnamento della religione cattolica un insegnamento
che lo Stato si impegna a favorire sulla base delle scelte
degli studenti, collocandolo all’interno delle finalit
didattiche della scuola.

Osserva poi che la creazione di un organico degli insegnanti
di religione cattolica avrebbe come conseguenza una limitazione
della sovranit dello Stato che in caso di revoca dell’idoneit
da parte dell’autorit diocesana, sarebbe costretto a licenziare
un proprio dipendente sulla base di motivazioni culturali,
morali ed ideologiche decise appunto da un’altra autorit.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, invita
il deputato Sasso a concludere il suo intervento.


Alba SASSO (DS-U) ribadisce le sue perplessit in merito
alla costituzione di un organico degli insegnanti di religione
cattolica anche perch, una volta venuta meno l’idoneit
canonica, si prevede che l’insegnante in questione possa
transitare verso un altro insegnamento, creando una disparit
nell’accesso al sistema dell’istruzione.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, fa presente
di aver consentito al deputato Sasso di esprimersi in modo
ampio sul primo emendamento in esame, posto che lo stesso
risulta avere un valenza di carattere generale. Tuttavia,
trattandosi di una materia che stata abbondantemente approfondita
durante la discussione preliminare ed anche nel corso delle
audizioni svoltesi, avverte che se l’intenzione della maggioranza
della Commissione quella di licenziare il provvedimento
in tempi brevi, si dovranno effettuare interventi limitati,
salva restando la facolt di espressione delle opinioni
diverse.


Cesare CAMPA (FI) ringraziato il deputato Sasso per aver
disegnato il quadro generale della materia in discussione,
sulla quale peraltro ha espresso una serie di preoccupazioni
di indiscusso rilievo, ritiene che il suo possa considerarsi
un unico intervento complessivo, in considerazione della
volont di concludere entro domani l’esame del provvedimento.


Elena Emma CORDONI (DS-U), intervenendo sull’ordine dei
lavori, chiede chiarimenti in ordine all’organizzazione
e ai tempi dell’esame, posto che la fase dell’illustrazione
degli emendamenti consente a quei deputati che non sono
potuti intervenire in sede di discussione preliminare perch
impegnati in altra Commissione, di esprimere comunque il
proprio pensiero, anche in considerazione del fatto che
molti degli emendamenti presentati sono firmati da deputati
appartenenti a gruppi diversi.

Chiede pertanto di conoscere, prima di proseguire nell’esame
degli emendamenti, le modalit con le quali la presidenza
intende organizzare i lavori della Commissione sulla base
del regolamento della Camera.


Cesare CAMPA (FI) osserva che se l’opposizione intende
intervenire su ogni emendamento presentato, mettendo in
moto una forma di ostruzionismo parlamentare, sar difficile
giungere all’approvazione del provvedimento entro la seduta
odierna o comunque prima della pausa estiva.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, atteso
che la Commissione riunita in sede referente, auspica
che si discuta nel modo pi diffuso ed approfondito possibile.
Osserva peraltro che nel momento in cui l’esercizio della
facolt di intervenire si tramuti nell’intenzione, politicamente
legittima, di ritardare l’approvazione di un provvedimento,
laddove la maggioranza della Commissione intendesse invece
giungere all’approvazione di quello stesso provvedimento
e facesse valere questa sua volont, potrebbero applicarsi
meccanismi di programmazione dei tempi, anche con l’indicazione
di un numero ristretto degli emendamenti su cui intervenire,
sulla base del principio dell’economia procedurale.


Emilio DELBONO (MARGH-U), ribadito che il gruppo della
Margherita non ha interesse a dilazionare nel tempo l’approvazione
del disegno di legge in materia di stato giuridico degli
insegnanti di religione cattolica, chiede al presidente
chiarimenti in ordine al percorso procedurale che si intende
seguire, non solo in merito al provvedimento in esame, ma
anche per quanto riguarda gli altri provvedimenti che la
Commissione sar chiamata a discutere in futuro. La questione
dell’organizzazione dei tempi in Commissione, cos come
l’attivazione di altri meccanismi, quali la tagliola sul
numero degli emendamenti presentati, se funziona per analogia
come in Assemblea, dovrebbe essere stabilita preliminarmente
all’esame del provvedimento proprio in vista di un ordinato
svolgimento dei lavori.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, pur condividendo
le osservazioni esposte, ritiene auspicabile non dover procedere
all’applicazione di misure di programmazione dei tempi,
la cui necessit peraltro pu emergere solo a fronte di
una dilatazione abbondante della discussione.


Elena Emma CORDONI (DS-U) ribadisce la richiesta di conoscere
al momento l’organizzazione dei lavori.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, osserva
che in sede referente non esistono regole rigide, ma occorre
organizzare i lavori in base ad un principio di economia
procedurale che, per ora non sembra rispettato.


Roberto GUERZONI (DS-U), posto che si di fronte ad una
materia estremamente delicata, della quale gli emendamenti
presentati hanno messo in luce alcuni aspetti rilevanti,
ricorda che l’articolo 50 del regolamento prevede che, ogni
volta che la Commissione stia per procedere ad una votazione,
salvo nei casi in cui la discussione sia limitata per espressa
disposizione del regolamento, i deputati hanno sempre facolt
di parlare per una pura e succinta spiegazione del proprio
voto e per non pi di dieci minuti. Pur ritenendo inopportuna
l’applicazione rigida di questo articolo, considera indispensabile
consentire a tutti di intervenire sugli emendamenti presentati,
senza con ci voler innescare meccanismi ostruzionistici.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, propone
di passare ai voti.


Elena Emma CORDONI (DS-U), intervenendo per dichiarazione
di voto sull’emendamento Martella 1.5, osserva che, sulla
base delle dichiarazioni del ministro Moratti apparse in
questi giorni sulla stampa, il sistema pubblico dell’istruzione
registrerebbe un esubero di 100 mila persone: esprime pertanto
perplessit sulla possibilit che il provvedimento in materia
di immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica,
al momento in discussione, possa raggiungere il suo obiettivo
ed invita a riflettere sulla situazione che si determinata,
posto che il Governo prevede la chiusura di 2 mila 600 scuole
pubbliche.

Ribadito che non vi alcun atteggiamento ostile o contrario
da parte dell’opposizione a ragionare sulla possibilit
di trovare il giusto percorso che consenta agli insegnanti
di religione cattolica di stabilizzarsi nel loro rapporto
di lavoro, riterrebbe utile un chiarimento da parte del
Governo per riuscire a comprendere come la norma in discussione
possa conciliarsi con le dichiarazioni del ministro.


Antonino LO PRESTI (AN), intervenendo sull’ordine dei lavori
e constatando la non volont dei deputati dell’opposizione
di contribuire ad un’accelerazione delle procedure di approvazione
del provvedimento in discussione, con l’utilizzo di continue
forme di ostruzionismo, chiede formalmente che i tempi dell’esame
degli emendamenti vengano contingentati.


Luigi MANINETTI (UDC), posto che sul provvedimento relativo
allo status giuridico e al reclutamento degli insegnanti
di religione cattolica si svolta un’ampia discussione
preliminare, con il contributo delle audizioni che si sono
tenute, chiede a sua volta, qualora i deputati dell’opposizione
non ritengano di limitare i loro interventi, il contingentamento
dei tempi dell’esame.


Alfonso GIANNI (RC) si dichiara contrario alla richiesta
avanzata dal deputato Lo Presti posto che non esiste un
articolo specifico del regolamento che preveda il contingentamento
dei tempi in Commissione, per lo pi in corso di votazione
degli emendamenti.


Emilio DELBONO (MARGH-U) stigmatizza con estrema durezza
le considerazioni espresse dal deputato Lo Presti, invitandolo
a non generalizzare in merito alle opinioni, comunque diversificate,
dei singoli gruppi di opposizione, atteso che – come gi
ribadito – il suo gruppo non ha intenti ostruzionistici
o dilatori sul provvedimento in esame.

Conferma la necessit che vengano stabilite le modalit
di organizzazione dei lavori della Commissione in sede referente,
non solo in riferimento al disegno di legge n. 2480, ma
anche in vista dell’esame di altri importanti provvedimenti,
come il collegato in materia previdenziale. Applicare il
contingentamento dei tempi nel corso della votazione degli
emendamenti, senza alcun preavviso, ritiene sia questione
di non secondario rilievo.

Infine, osserva che la Commissione giunta alla fase degli
emendamenti in materia di insegnanti di religione nell’ultima
settimana di luglio perch si deciso, sulla base di un
interesse collettivo, di non procedere con ritmi troppo
serrati e non perch vi stata una ragione impositiva da
parte di qualche gruppo.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, ritiene
di non dover procedere all’applicazione di meccanismi rigidi
fintantoch ci non si renda indispensabile a seguito di
una espressa manifestazione in tal senso da parte della
maggioranza della Commissione.


Giovanni DIDON (LNP), a nome del suo gruppo, chiede a
tutti i componenti la Commissione di compiere uno sforzo
in direzione di una rapida approvazione del provvedimento,
considerato anche il fatto che il termine per la presentazione
degli emendamenti al disegno di legge n. 2480, cos come
richiesto da alcuni gruppi, stato procrastinato di qualche
giorno, con ci facendo slittare anche la fase dell’esame
degli emendamenti. Tuttavia, se i deputati dell’opposizione
ritenessero di non dover accedere al suo invito, preannuncia
la richiesta al presidente di organizzare la seduta in modo
da consentire alla maggioranza di esprimere la sua volont.


Roberto GUERZONI (DS-U) fa presente che in tema di urgenza
il regolamento della Camera assai preciso: solo la dichiarazione
di urgenza di un progetto di legge, iscritta all’ordine
del giorno dell’Assemblea e votata con scrutinio palese,
fa scattare tutti i meccanismi possibili per accelerare
i tempi di esame.


Alfonso GIANNI (RC), tornando al merito dell’emendamento
Martella 1.5, dichiara di condividerne lo spirito, il cui
obiettivo di conciliare il rispetto degli insegnanti di
religione, e quindi di giungere alla soluzione della loro
condizione di precariet, con il rispetto della situazione
degli altri insegnanti.


Emilio DELBONO (MARGH-U) dichiara voto contrario sull’emendamento
Martella 1.5, posto che esso mira a scardinare un principio
fondamentale che quello dell’entrata in ruolo degli insegnanti
di religione.


La Commissione respinge l’emendamento Martella 1.5.


Alfonso GIANNI (RC) illustra le finalit del proprio emendamento
1.1 che, a differenza del precedente, stabilisce l’applicazione
del trattamento economico e di carriera previsto nel contratto
nazionale per gli insegnanti a tempo indeterminato in servizio
nel corrispondente ordine scolastico agli insegnanti di
religione cattolica nominati annualmente.


Alberto NIGRA (DS-U), anche se l’emendamento Alfonso Gianni
1.1 contiene una forma pi attenuata di stabilizzazione
della condizione degli insegnanti di religione cattolica,
ritiene che lo spirito dello stesso possa essere condiviso
e pertanto preannuncia voto favorevole.


La Commissione respinge l’emendamento Alfonso Gianni 1.1.


Alfonso GIANNI (RC) raccomanda l’approvazione del suo emendamento
1.2, ribadendo la sostanziale opposizione al principio dell’immissione
in ruolo degli insegnanti di religione cattolica. Poich
si introduce una modificazione nella condizione effettiva
degli insegnanti in questione, equiparandoli dal punto di
vista del trattamento economico e di carriera a quelli a
tempo indeterminato, ritiene necessario definire in base
a quale normativa essi sono nominati.


Emilio DELBONO (MARGH-U) dichiara voto contrario sull’emendamento,
trattandosi di una formulazione che nega la ragion d’essere
del provvedimento in esame.


Roberto GUERZONI (DS-U) rilevato che il modo con cui si
procede nel risolvere il problema del precariato non coerente
con quanto previsto nell’accordo concordatario, dichiara
voto favorevole sull’emendamento Alfonso Gianni 1.2.


Elena Emma CORDONI (DS-U), posto che sussiste un’equiparazione
degli insegnanti di religione cattolica con gli insegnanti
di altre materie, ma solo a livello di condizioni di precariet
(visto che ad entrambi non riconosciuta la maternit al
cento per cento o la possibilit di partecipare a percorsi
interni), ritiene che gli emendamenti in esame abbiano una
loro finalit non trascurabile.


La Commissione respinge gli identici emendamenti Alfonso
Gianni 1.2 e Grignaffini 1.7.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, in ordine
all’organizzazione dei lavori, chiede ai componenti la Commissione,
qualora permanga l’intenzione di licenziare il provvedimento
comunque prima della pausa estiva, di pronunciarsi in merito
alla possibilit che la Commissione prosegua l’esame degli
emendamenti anche domani, al termine dei lavori pomeridiani
dell’Assemblea.


Il sottosegretario Valentina APREA assicura la propria
presenza.


Elena Emma CORDONI (DS-U), premesso che concorda sulla
possibilit che la Commissione si riunisca anche domani
sera per esaminare gli emendamenti presentati, prospetta
altres l’ipotesi che la Commissione torni a riunirsi la
seconda settimana di settembre, quando ancora non sono ripresi
i lavori dell’Assemblea.


Antonino LO PRESTI (AN) si dichiara contrario a questa
ipotesi, atteso che probabilmente a settembre la Commissione
dovr occuparsi di altri provvedimenti.


Luigi MANINETTI (UDC) concorda sull’opportunit di proseguire
i lavori anche nella serata di domani.


Alfonso GIANNI (RC), tornando al merito degli emendamenti
in esame, dichiara voto favorevole sul suo emendamento 1.3,
coerentemente con l’impostazione tenuta sulla previsione
del trattamento economico.


Alberto NIGRA (DS-U) illustra le finalit del suo emendamento
1.6, volto a prevedere un meccanismo di stabilizzazione
degli insegnanti di religione cattolica, precisando ancor
di pi rispetto a quanto indicato nel testo del provvedimento
che il trattamento economico si applica secondo le modalit
previste per gli insegnanti a tempo indeterminato.


Emilio DELBONO (MARGH-U), osservato che il trattamento
economico riferito a coloro che hanno un contratto a tempo
indeterminato, dichiara di non condividere la finalit dell’emendamento
e dunque di votare contro.


La Commissione respinge gli identici emendamenti Alfonso
Gianni 1.3 e Guerzoni 1.6.


Alfonso GIANNI (RC) sottolinea che il suo emendamento 1.4
volto a sopprimere il comma 3 dell’articolo 1 del provvedimento
in esame, in quanto ritiene impossibile od estremamente
difficile una opzione di non adesione all’insegnamento della
religione cattolica soprattutto con riferimento alla scuola
materna ed elementare.


Alberto NIGRA (DS-U) osserva che, nel momento in cui si
va ad istituire il ruolo degli insegnati di religione cattolica,
di cui al comma 1 dell’articolo 1, le conseguenze che derivano
dal mantenimento del comma 3, di cui il suo emendamento
chiede la soppressione, sono a danno degli alunni, posto
che nella scuola materna e nella scuola elementare l’insegnamento
della religione cattolica pu essere affidato ai docenti
di sezione o di classe riconosciuti idonei e che siano disposti
a svolgerlo, nonch a danno del numero dei posti in ruolo
che si vogliono creare.


Lino DUILIO (MARGH-U), trattandosi di un disegno di legge
governativo, stigmatizza il fatto che i lavori procedano
in assenza del rappresentante del Governo.


Elena Emma CORDONI (DS-U) ritiene che, essendo in discussione
il comma 3 dell’articolo 1 del disegno di legge governativo,
che prevede che nella scuola materna e nella scuola elementare
l’insegnamento della religione cattolica possa essere affidato
ai docenti di sezione e di classe riconosciuti idonei, mai
come in questo momento sarebbe stata opportuna la presenza
del rappresentante del Governo. La disposizione, infatti,
determina delle conseguenze negative non solo sugli alunni
ma anche sulla platea degli stessi insegnanti di religione
che devono essere immessi in ruolo nella misura del 70 per
cento dei posti funzionanti.


Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, ritiene
che sull’opportunit, sulla necessit o sull’utilit della
presenza del Governo in sede referente la questione possa
considerarsi chiarita.

In merito all’organizzazione dei lavori, in considerazione
della imminente ripresa della seduta dell’Assemblea, ritiene
di rinviare il seguito dell’esame, avvertendo che rimane
ferma la convocazione della Commissione per le ore 14.15
di domani, salva la possibilit di proseguire i lavori al
termine della seduta pomeridiana dell’Assemblea.


La seduta termina alle 16.


AVVERTENZA


Il seguente punto all’ordine del giorno non stato trattato:


SEDE
REFERENTE


Delega al Governo in materia previdenziale.

C. 2145 Governo.


 

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