CORSO DI AGGIORNAMENTO
NAZIONALE PER INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA
Dal 21 al 24 febbraio 2002 si tenuto a Cagliari il corso
di aggiornamento nazionale dal titolo: la dimensione dell’interdisciplinarieta’
tra i nuovi curricoli e l’insegnamento della religione cattolica
nella scuola della riforma. Il laboratorio didattico nella
formazione in servizio degli insegnanti di religione cattolica.
Titolo assai impegnativo per gli intenti che evidenzia: 1.
riflettere sulla collocazione dell’irc. nel nuovo scenario
della riforma degli ordinamenti scolastici. 2. fornire una
strategia comune per la formazione degli idr che sono oggi
chiamati a rinnovarsi professionalmente.
Don R. Rezzaghi, nella prima relazione del corso, dedicata
al secondo degli intenti sopra ricordati, ha confermato la
scelta del laboratorio, gi ampiamente sostenuta e giustificata
dal documento conclusivo della sperimentazione sui nuovi programmi.
Scelta certamente adeguata all’obiettivo di valorizzare le
esperienze e le risorse professionali dei docenti in servizio,
soprattutto in vista della elaborazione dei nuovi curricoli
voluti dalla riforma. Adeguata anche alla convinzione che
perfezionare le abilit didattiche significa progettare pi
che ascoltare, confrontarsi e mettere in comune problemi e
soluzioni pi che lottare singolarmente con le difficolt
scolastiche.
Tuttavia non si prende a sufficienza in considerazione che
per lavorare in equipe non basta la buona volont, occorre
una formazione mirata sia per i conduttori che per i partecipanti.
Questa formazione manca alla maggior parte dei docenti in
servizio, ma l’aggiornamento nazionale di Cagliari non ha
dato realistiche indicazioni in proposito. Nei laboratori
didattici l attuati non si provato a progettare e a confrontare
strategie, perch ci si limitati a raccontare ci che ciascuna
diocesi stava organizzando a livello di aggiornamento e formazione.
Non stato un lavoro inutile, poich servito a raccogliere
dubbi, critiche e suggerimenti per migliorare il documento
conclusivo della sperimentazione, tuttavia non ha centrato
l’obiettivo che il corso si proponeva e soprattutto ha lasciato
in tanti l’impressione di avere perso tempo.
Quanto al primo degli intenti che il titolo suggeriva, l’interesse
era sicuramente alto, ma anche qui non si risposto adeguatamente
alle attese create. L’incontro con il prof. Bertagna saltato,
venendo cos meno l’opportunit di confrontarsi sui temi sostanziali
del progetto di riforma della scuola.
La relazione di mons. Bonati, che toccava uno dei punti pi
delicati e innovativi dei nuovi programmi (Curricolo scolastico
e insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’autonomia:
la dimensione dell’interdisciplinariet e le sue opportunit
per una educazione interculturale e interreligiosa ), stata
relegata all’ultimo giorno e non ha avuto lo spazio adeguato
per un dibattito. Sarebbe valsa la pena fare meno pseudo-laboratorio
e avere modo di confrontarsi con mons. Bonati e le tematiche
da lui presentate.
Due situazioni hanno pesato sullo svolgimento del corso di
Cagliari: la mancanza di uno scenario definito riguardo la
riforma della scuola, in particolare per i curricoli disciplinari
con i quali l’irc dovr correlarsi, e l’incertezza-speranza
in cui ancora ci si trova circa lo stato giuridico degli idr.
Entrambe hanno limitato l’efficacia formativa del corso, la
prima perch ha mantenuto in astratto il confronto sui nuovi
programmi e sulle matrici progettuali ad essi collegate, la
seconda perch non favorisce lo sviluppo di identit professionale.
Auguriamoci che almeno questi ostacoli vengano presto rimossi
e che nella costruzione dei nuovi curricoli scolastici e disciplinari
l’idr. possa avere spazio da protagonista: non semplice esecutore,
n elemento a mala pena tollerato.
Raffaella Vaccari
Idr, Modena
Professione i.r. 2/2002
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