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CONVIR 2001: 

NAPOLI E LO SNADIR UNA SIMBIOSI VINCENTE


Un successo di presenze

Tanti impegni per lo stato giuridico


Un
successo di presenze. Questo stato il Convir 2001, il Convegno
Nazionale Insegnanti di Religione promosso dallo Snadir tenutosi
al Teatro Politeama di Napoli (30 novembre 2001). Oltre ottocento
i partecipanti tra i quali numerosi parlamentari. Presenze
importanti come quelle del senatore Guido Brignone della Lega
Nord, del senatore Giuseppe Gamburro del CCD-CDU, dell’onorevole
Giuseppe Gambale, della Margherita, e di monsignor Vittorio
Bonati, responsabile Irc del settore scuola della Conferenza
Episcopale Italiana. “Il mio impegno – ha detto Brignone –
ancora forte come nella passata legislatura. E’ sicuramente
una questione di equilibri politici ma noi cercheremo di trovarli”.
Anche l’onorevole Gambale ha assunto il suo impegno per arrivare
alla definizione del progetto-Snadir. “Mi spiace non essere
riusciti a raggiungere l’obiettivo con la passata legislatura
nonostante il mio impegno alla Camera dei Deputati. A mio
avviso stavolta le possibilit sono aumentate perch, ritengo,
ci sono migliori condizioni per giungere ad una soluzione”.
Altri esponenti politici hanno voluto manifestare la loro
adesione attraverso messaggi molto eloquenti tra i quali quello
dell’onorevole Andrea Di Teodoro il quale ha ufficializzato
la presentazione di un progetto di legge firmato da circa
80 parlamentari. “Si tratta di un documento – dice Marisa
Scivoletto, della segreteria nazionale – che ci soddisfa.
L’impegno assunto da Di Teodoro stato quello di fare inserire
all’ordine del giorno della Commissione Lavoro del prossimo
mese di gennaio la discussione del decreto che dovrebbe trattata
insieme al Decreto del Ministro Letizia Moratti”. 

Pur nei suoi molteplici impegni ed incarichi, c’ da rilevare
come il Presidente della Commissione Istruzione al Senato,
Franco Asciutti, abbia inteso ricevere (9 novembre 2001) il
segretario nazionale e una delegazione dello Snadir, ai quali
ha assicurato di volere continuare ad interessarsi dello stato
giuridico degli idr e, subito dopo la Finanziaria, ha promesso
di proporre subito la calendarizzazione del disegno di legge,
in merito al quale la delegazione ha evidenziato alcuni punti
che meritano una maggiore definizione (per esempio l’art.
5 del concorso/corso). La delegazione dello Snadir ha ribadito
che l’attesa degli idr nei confronti di questo governo quanto
mai notevole, considerando l’appoggio che le attuali forze
parlamentari di governo avevano gi dato nella precedente
legislatura, pur essendo in minoranza.

La costanza del Segretario Nazionale e della delegazione
stata premiata dal breve ma molto atteso incontro (13 dicembre
2001) con l’onorevole Valentina Aprea, Sottosegretario alla
Pubblica Istruzione. La sua assenza al Convir 2001 di Napoli
aveva stupito e meravigliato i partecipanti al Convir. L’interessata,
invece, ha rinnovato il suo impegno, configurando una situazione
di breve risoluzione. Il Segretario Nazionale e la delegazione
dello Snadir hanno consegnato all’onorevole Aprea materiale
di documentazione che permetta un’informazione corretta sui
punti nodali del disegno di legge, insistendo sul fatto che
gli emendamenti proposti dallo Snadir offrono una risposta
legislativamente chiara ai veri punti nodali della questione
e consona alla prassi di riconoscimento professionale praticata
nella scuola. L’onorevole Aprea ha assicurato l’impegno del
ministro Moratti per portare a buon fine il disegno di legge. 

Il sindacato ha, oltremodo, sostenuto la bont del progetto
del Ministro per l’Istruzione cui viene, a questo punto, auspicata
l’approvazione (il progetto non si trova pubblicato in questo
numero perch si tratta ancora di una bozza anche se si possono
trovare alcuni concetti interessanti per la categoria, ndr).
“Siamo soddisfatti – rileva il segretario nazionale, Orazio
Ruscica – perch molti punti e concetti da noi proposti sono
stati accolti anche se rimane ancora aperto il nodo del concorso
in prima applicazione. Sar necessario puntualizzare la questione
concernente quello che si ritiene il punto nodale del nostro
programma, in altre parole quello che riguarda il corso abilitante
riservato e la graduatoria permanente ad esaurimento (vedi
pag. 3)”. I responsabili dello Snadir hanno voluto con forza
e convinzione, al cospetto degli oltre 800 insegnanti provenienti
da ogni parte d’Italia, affermare la loro lotta per il riconoscimento
dello stato giuridico degli insegnanti di religione. “Il collocamento
giuridico della nostra categoria nella scuola – sostiene Pasquale
Troa, membro della segreteria nazionale – la naturale evoluzione
di un riconoscimento professionale che gli insegnanti si sono
conquistati sul campo, laddove invece risultano ancora soltanto
degli incaricati annuali”. Al momento sono ancora disattese,
vero, le richieste dei ventitremila docenti di religione
per un contratto a tempo indeterminato che ne consente l’entrata
in ruolo, un riconoscimento gi previsto, peraltro, nel D.P.R.
751 del 1985. 

In questa legislatura sono stati gi presentati, in ogni modo,
ben diciassette disegni di legge ai quali si sta per aggiungere
quello promosso, per l’appunto, dal Ministro Moratti, che
ha previsto per gli insegnanti di religione attualmente in
servizio, un concorso ordinario per entrare di ruolo, il che
sembra assurdo se si pensa che molti professionisti vantano
da cinque e fino a venticinque anni di servizio.

“La nostra proposta – ammette Ruscica – prevede per la nostra
categoria il concorso abilitante riservato, uno strumento
che gi stato utilizzato in altre occasioni proprio per
risolvere il problema dei precari, esclusi quelli di religione.
Mi preme, a questo punto, fare rilevare ad alcuni colleghi
che il nostro sindacato non stato anestetizzato. Il silenzio
non significa che restiamo nell’attesa degli eventi. Continuiamo,
invece, a premere su Roma per raggiungere il tanto sospirato
obiettivo. Il decreto legge, infatti, non immediatamente
approvabile. Occorrono i tempi giusti. Noi speriamo che in
un periodo ragionevolmente breve ci avvenga”.

A questo proposito mi sembra molto indicativo il documento
(vedi a pag.1) sottoscritto, in conclusione di convegno, dai
docenti presenti che hanno inteso riconoscere il ruolo dello
Snadir quale unico sindacato di categoria per la definizione
dello stato giuridico e con l’impegno a promuovere sempre
pi la professionalit della categoria per una scuola di qualit.
“Lo Snadir – aggiunge Marisa Scivoletto – ha in cantiere la
promozione di altri convegni. I primi due obiettivi sono puntati
su Sardegna e Sicilia. Le citt che ci ospiteranno sono Cagliari
e Palermo. Da non sottovalutare, poi, la nostra presenza al
“Job 2001″, la pi importante rassegna italiana del settore
scolastico per l’orientamento e la formazione, dove ha campeggiato
un nostro stand. Un modo interessante per fare presente come
la figura dell’insegnante di religione non da secondo piano”.


Saro Cannizzaro

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