Avvenire
gioved
25 maggio 2000 – pag.20
Riconoscete
i nostri titoli. Protesta davanti al Senato
Religione,
il disagio dei docenti
Roma.
(L.Liv.) Centinaia di insegnanti di religione
davanti al Senato per reclamare la calendarizzazione del
disegno di legge sul loro status giuridico. La manifestazione
dello Snadir ieri mattina ha centrato l’obiettivo: il ministro
per i rapporti col Parlamento Patrizia Toia e il presidente
del Senato Nicola Mancino si sono impegnati a portare in
aula il ddl dal 6 al 20 giugno.
I
manifestanti del Sindacato nazionale autonomo degli insegnanti
di religione – oltre 700 secondo gli organizzatori – sono
arrivati da tutta Italia con cartelli e bandiere per chiedere
il rispetto delle promesse:Nel calendario del Senato fino
al 5 giugno non c’ nulla – dice il segretario nazionale
Orazio Ruscica – mentre ci avevano assicurato che il ddl
sarebbe andato in aula subito dopo le regionali.
Ma
gli insegnanti di religione – oltre 20mila in Italia, 18mila
dei quali laici – hanno deciso di scendere in piazza anche
per scongiurare un altro pericolo:Per il senatore Luigi
Biscardi dei Ds – dice il segretario dello Snadir – lo status
giuridico dovrebbe essere riservato ai soli insegnanti in
possesso di laurea. Sarebbe illegittimo: l’intesa tra lo
Stato e Chiesa indica come titoli validi il magistero in
scienze religiose, la licenza in teologia o il baccellierato.
Cos si escluderebbe l’80 per cento dei docenti. Il motivo
reale di questa proposta affossare l’iter della legge.
Per
il sindacato le condizioni per mettere in regola gli insegnanti
di religione da dopo la revisione del concordato sono due:
possesso dei titoli richiesti e almeno 360 giorni di insegnamento
dall’85 ad oggi. Solidariet ai docenti venuta da senatori
del Ppi, Democratici, Forza Italia, Cdu, Ccd, Lega. Delusione
per l’assenza dei senatori Ds. Lo Snadir s’ detto soddisfatto
per l’impegno preso da Mancino e ha sospeso le agitazioni
nelle scuole, anche per non intralciare gli scrutini.
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