la Repubblica
marted
8 giugno 1999 – pag.25
- Il
leader degli insegnanti di religione - "Il
nostro voto vale quello degli altri prof"
Orazio
Ruscica il segretario del Sindacato nazionale degli insegnanti
di rleigione, il pi rappresentativo, con 1.700 iscritti
su circa 18 mila docenti.
Condivide
il pensiero del ministro Berlinguer?
4Su una
cosa siamo in totale disaccordo: che il voto dell’insegnante
di religione sia ininfluente in caso di parit tra giudizi
positivi e negativi, solo una sua personale interpretazione.
Abbiamo a nostro favore le sentenze dei Tar di Lecce, Catania
e del Consiglio di Giustizia amministrativa per la regione
Sicilia, che ha proprio ribadito la validit del voto qualora
questo sia determinante. L’insegnamento della rleigione
ha pari dignit con le altre discipline, i docenti fanno
parte degli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri
dei colleghi. Al ministro non spetta altro che adeguarsi
a questa decisione.
E
sul "caso" Pavia?
Siamo
d’accordo che debba essere il consiglio di classe e non
il collegio dei docenti a decidere il credito scolastico
di ogni allievo. Condividiamo anche il fatto che l’insegnamento
della religione cattolica entri a pieno titolo nel credito
scolastico: perch una disciplina scolastica e un sapere
culturale. Molto spesso questo viene dimenticato: si pensa
sempre ad un insegnamento che catechesi, mentre in realt
non cos. Infatti l’accordo concordatario dell’85 ha riconosciuto
il valore della cultura religiosa cattolica e ha ribadito
che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio
storico del popolo italiano. Quindi questo insegnamento
permette allo studente d’interpretare la realt storico,
culturale e religiosa non solo italiana, ma europea, cos
come si formata durante il corso dei secoli
Mario
Reggio
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