UNA SCELTA DIFFICILE… Considerazioni in merito al fondo Espero

UNA SCELTA DIFFICILE… Considerazioni in merito al fondo Espero

Per coloro che prevedono di andare in pensione nei prossimi anni è utile, in via generale, una considerazione in merito alla recente proposta del fondo pensione integrativo denominato Espero  Le modalità di adesione a questo fondo e gli elementi utili a valutarne la convenienza dovrebbero essere resi noti dal MIUR e dai sindacati che ne hanno promosso la costituzione; ad oggi però risultano veramente pochi i dati comparativi offerti ai lavoratori.   Tuttavia, con i pochi dati disponibili e in via del tutto orientativa, a nostro giudizio l’adesione al fondo è tanto più consigliabile quanto più si è giovani in termini di anni di servizio e, viceversa, diventa meno conveniente per chi è già in servizio da molti anni a meno che non si opti per il Comparto Garanzia.
 Per offrire uno spunto di riflessione personale sulla questione è opportuno tenere conto che attualmente tutti i docenti sono collocati o nel sistema TFS  (trattamento di fine servizio), spettante a tutti coloro che sono stati assunti entro il 31 dicembre 2000   oppure nel sistema TFR  (trattamento di fine rapporto), spettante a tutti coloro che sono stati assunti a partire dal 1 gen.2001 e a coloro che, pur assunti precedentemente, ne hanno fatto richiesta (1).
Per coloro che sono in regime TFS, trattamento di fine servizio, (è possibile verificare leggendo l’ultimo rigo in basso del proprio cedolino paga) l’adesione ai fondi pensionistici integrativi deve essere valutata con attenzione in quanto, come si legge nella norma specifica, all’Allegato 3,  "(…) la sottoscrizione della domanda di adesione ad un Fondo di previdenza complementare produce, per un dipendente pubblico, effetti diretti sul regime del fine servizio di appartenenza (passaggio dal TFS al TFR per gli assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001) e sulla misura del TFR finale da erogare al lavoratore".   (cfr. C.M. n. 58 del 21 luglio 2004 -Prot.4663/MR – Fondo scuola Espero.
Tuttavia la bozza dei decreti attuativi sulla nuova previdenza, presentata alle parti sociali, contiene alcune novita’ rilevanti e chiarisce alcuni punti fino ad ora indeterminati. Dal punto di vista fiscale, tutti i lavoratori che sottoscriveranno fondi pensione e polizze previdenziali potranno dedurre dal reddito imponibile fino a 5.164,23 euro anche se il loro reddito e’ inferiore a 43.000 euro, mentre le prestazioni pensionistiche verranno tassate al 15% con una riduzione dello 0,30% per ogni anno di partecipazione in più, con un limite massimo di riduzione di 6 punti. Per il Tfr dei lavoratori che non esprimeranno la loro decisione entro i sei mesi dall’entrata in vigore dei regolamenti attuativi e’ previsto il conferimento automatico nelle forme di previdenza complementare. Nelle prossime settimane(quando ci saranno nuovi  incontri tra  parti sociali e governo) andremo a valutare gli ulteriori sviluppi in merito.
E’  opportuno  infine rilevare che  sulla questione relativa alla scelta della destinazione del TFR o TFS  l’Inpdap Direzione Generale, con nota del 9/8/2004 n° 759, ha chiesto a tutte le amministrazioni di informare i propri dipendenti in ordine all’inopportunità, al momento, di inviare lettere o dichiarazioni tendenti a manifestare la propria volontà in ordine all’utilizzo del TFR./TFS e di aspettare i decreti attuativi della legge di riforma.

Antonino Abbate

(1) Circa le modalità di calcolo del TFS e del TFR vedi AA.VV., Norme per la scuola, Ed. Adierre, pag.75 ss.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *