Solidali con la FERC-CAT

Solidali con la FERC-CAT

Nell’Europa delle nazioni, quell’Europa che ricerca ed intende garantire la qualità della vita e il riconoscimento della dignità e del diritto di ogni cittadino europeo a professare il suo lavoro, esistono regioni come nella nobile Catalogna in cui si verificano situazioni come quelle denunciate dai nostri colleghi di religione nella loro protesta e nel loro manifesto di Sant Medir. In un’Europa che crede e comincia ad investire ‘sempre di più’ nell’educazione e nella formazione completa ed integrale dei suoi cittadini esistono gestori di istituzioni che rifiutano il diritto che ogni cittadino ha di dialogare con i suoi legittimi rappresentanti politici e amministrativi. Queste istituzioni non sono rappresentative di una nazione Europea. E se tutto questo viene specificato con il fatto che colleghi di religione perderanno il loro posto di lavoro, la domanda è ovvia: può una comunità nazionale ed europea discriminare la professionalità di un docente secondo la disciplina che insegna? Solo perché anche i nostri colleghi catalani insegnano religione il loro diritto al lavoro ed il contributo che hanno offerto e sanno offrire alla scuola catalana ed europea non avrà una garanzia? Questa è discriminazione. E’ razzismo ideologico. Contrario alle nobili battaglie politiche e civili della Catalogna e dell’Europa. E ci auguriamo che la Chiesa catalana dimostri la sua solidarietà ai nostri colleghi che come noi continuano a garantire l’insegnamento e la conoscenza del patrimonio cristiano nazionale ed europeo nelle scuole.
Lo Snadir ritiene gravemente penalizzante la decisione del ministro dell’insegnamento Carme Laura-Gil; condivide e sostiene la protesta degli insegnanti di religione catalani. Ed auspica un immediato confronto del Governo Catalano con la FERC, gli unici e soli legittimi rappresentanti degli insegnanti di religione.
Lo Snadir testimonierà personalmente questa solidarietà nel prossimo incontro che il prof. Ruscica, segretario nazionale dello Snadir e il prof. Troìa, direttore del Centro Studi avranno a Barcellona con i colleghi catalani per progettare insieme un futuro professionale e qualificare sempre più il nostro contributo culturale alla scuola e ai nostri studenti.


La Segreteria Nazionale

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