Controversia nell’ambito educativo e politico per la riforma che dà maggior peso alla religione

Controversia nell’ambito educativo e politico per la riforma che dà maggior peso alla religione.

Il cambiamento annunciato dal Ministro della Cultura, Pilar del Castillo, che dà maggior peso all’insegnamento della religione, ha provocato un’accesa controversia nell’ambito educativo ed in quello politico. L’opposizione, i sindacati e le associazioni laiche dei genitori non sono affatto d’accordo. Diverso è l’atteggiamento della Conferenza Episcopale spagnola. Per i prossimi giorni, prima che la modifica venga approvata dal Consiglio dei Ministri, sono annunciati proteste e ricorsi.


A partire dall’anno scolastico 2004-2005, l’insegnamento della religione sarà valutabile e computabile per calcolare il voto medio dall’educazione primaria fino al baccellierato, anche se in questa ultima fase non verrà tenuto in conto per il rilascio di borse di studio.


Le reazioni da tutte le parti non si sono fatte attendere. La riforma prevede anche che per calcolare il voto finale del baccellierato, i due anni conteranno al 60%, e il voto dell’esame di licenza superiore al 40%, però in quest’ultima prova si dovrà ottenere almeno un cinque.


Fonte: http://www.tvcatalunya.com (20 giugno 2003)

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