LA SVOLTA DELLO SNADIR VERSO LA FEDERAZIONE GILDA-UNAMS
Una scelta per uscire dalla «ghettizzazione» di un sindacato formato dai soli insegnanti di religione, e per meglio mettere a frutto le competenze, ormai ampie, acquisite in questi anni dai sindacalisti Snadir
Lo Snadir fa un ulteriore passo in avanti. Il Congresso Nazionale, riunitosi a Roma il 28 novembre in convocazione straordinaria, ha sancito infatti il suo ingresso ufficiale all’interno della Federazione Gilda-Unams. La nostra nuova sigla sindacale sarà dunque Gilda-Unams/Snadir. «Un passo obbligato», come è stato più volte affermato in sede congressuale. Un passo che di fatto, però, ci permetterà di avere «più voce» nelle sedi istituzionali, là dove la contrattazione sindacale si fa necessaria per il nostro futuro. Dal primo gennaio, infatti, sarà la Federazione, di cui facciamo parte per statuto, ad agire e fare così gli interessi dei lavoratori di tutto il comparto scuola. Una strada che il Congresso nazionale, che si tenne a Fiuggi nel luglio scorso, aveva già ipotizzato, esprimendo parere favorevole ad aprire l’adesione allo Snadir di tutto il personale della scuola. Una scelta per uscire dalla «ghettizzazione» di un sindacato formato dai soli insegnanti di religione, e per meglio mettere a frutto le competenze, ormai ampie, acquisite in questi anni dai sindacalisti Snadir. Una scelta che oggi, con l’ingresso in Federazione Gilda-Unams, si fa più concreta e visibile. I nostri circa seimila iscritti si uniranno a quelli del comparto scuola di Gilda e più voci avranno maggiore peso. E sarà interesse di tutti i sindacati membri della Federazione fare un’ azione per incrementare gli iscritti per avere maggiore peso contrattuale.
Non sono mancate perplessità da parte di alcuni membri del Congresso Nazionale, espresse apertamente in assemblea. La paura, che andrà superata, è quella di essere troppo deboli rispetto ad un gigante come il Gilda e di perdere in qualche modo la nostra identità e anche i valori da sempre sostenuti e difesi in questi anni. Sarà allora importante che i cinque/sei delegati Snadir che ci rappresenteranno in Federazione vigilino attentamente, non rinunciando mai a quello che crediamo e per cui siamo nati.
Ricordiamo infatti che se è vero che l’impegno dello Snadir è rivolto alla tutela di tutti i docenti di religione, sia coloro che sono in servizio con contratto a tempo indeterminato sia coloro che sono impegnati con incarichi annuali, di fatto il nostro sindacato è aperto a tutti coloro che vogliono condividere il progetto di una scuola fondata sui valori della convivenza civile, del confronto interculturale e del dialogo interreligioso.
Per avere più peso all’interno della Federazione sarà importante nei prossimi mesi incrementare il numero degli iscritti. Un impegno che dobbiamo assumerci tutti perché, non lo dimentichiamo, le lotte che ancora dobbiamo combattere per raggiungere gli obiettivi di un insegnamento che abbia pari dignità alle atre discipline sono tante. Il nostro ingresso in ruolo è stata solo la prima tappa, anche se fondamentale, di un viaggio che è ancora assai lungo. Allora a tutti. buon lavoro.
Emanuela Benvenuti
Snadir – mercoledì 28 novembre 2007
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