30_05_2000_ai_senatori_del_parlamento.htm

Ai Senatori del Parlamento


Palazzo Madama


00186 ROMA


 


prot.429


 Oggetto: stato giuridico dei docenti di religione


 


Egregio
Senatore,


lo Snadir – Sindacato Nazionale Autonomo Degli Insegnanti
di Religione – ha indetto lo scorso 24 maggio uno sciopero
nazionale della categoria con un sit-in davanti a Palazzo
Madama perch ha voluto sottolineare con forza e decisione
lo stato di precariato in cui si trovano i docenti di religione
a causa del ritardo di oltre 15 anni e dell’estrema lentezza
legislativa con cui si sta procedendo nel riconoscere agli
insegnanti di religione lo stato giuridico.


La
manifestazione del 24 maggio 2000 ha ottenuto un lusinghiero
risultato: la calendarizzazione in Aula della discussione
sul disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti di
religione.


E
in vista di tale discussione che mi permetto di scriverLe
al fine di fornirLe il maggior numero di elementi utili
per una sua decisione adeguata e corretta in merito al riconoscimento
di un diritto ad una categoria di lavoratori, come quella
degli insegnanti di religione, i quali costituiscono una
realt lavorativa nella scuola statale italiana ed esercitano
la loro professione in nome dello Stato e per il bene comune
dei cittadini.


Al
di l delle proprie opinioni ideologiche o religiose, una
chiarificazione d’obbligo: l’insegnamento della religione
presente ed operativo nelle istituzioni scolastiche secondo
le finalit della scuola (cos come dichiarato dal concordato,
dall’intesa e dai successivi documenti legislativi e ministeriali),
permettendo cos a tutti gli studenti di apprendere e gestire
“conoscenze, competenze e capacit” della cultura religiosa
ed in particolare dei contenuti essenziali del Cristianesimo
e delle espressioni pi significative della sua vita, in
dialogo con le altre confessioni cristiane e con le altre
religioni.


I
docenti di religione in questi ultimi anni si sono qualificati
come professionisti che partecipano all’impegno formativo
ed educativo della scuola italiana e contribuiscono ad una
sua migliore qualit 
a servizio degli studenti e dei genitori.


L’attuale
situazione di precariato giuridico in cui versano gli insegnanti
di religione, li penalizza notevolmente e li emargina ad
una categoria discriminata sul piano giuridico e di professionalizzazione.


Per
tutte queste ragioni, ventimila insegnanti di religione
lavoratori della scuola stanno attendendo dalla Sua decisione
di voto e da quella dell’intero ambito del Senato di conoscere
il proprio futuro giuridico e legislativo e quindi anche
il riconoscimento di diritto della loro professionalit.


Alla
presente alleghiamo un documento che contribuisce ad
evidenziare i punti pi controversi del disegno di legge
ed a proporre emendamenti che stabiliscano equit di trattamento
con gli altri colleghi professori della scuola italiana,
perch gli insegnanti di religione sono a pieno titolo professori
della scuola italiana
.


La
ringrazio di aver condiviso le nostre aspettative con la
lettura di queste precisazioni che ci siamo permessi di
sottoporre alla sua considerazione di senatore della repubblica
italiana.


Distintamente


 Modica,
30 maggio 2000


Il Segretario Nazionale


(prof.
Orazio Ruscica
)

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